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Μοϋσαι

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Inoltre: un’antica biografia euripidea (T 1 IA.39-41 = TrGF Γ, DID C 20
= Soph. T 54) informa che Sofocle era ancora in vita (e drammaturgicamen-
te attivo) agli inizi della primavera del 406 a. C., quando, in occasione del
proagone che precedeva i concorsi dionisiaci di quell’anno,217 per onorare
la memoria di Euripide (venuto a mancare nell’inverno del 407/6 a. C.: cfr.
Marmar Parium, FGrHist 239 A 63 [= TrGFl2, DID D 1 = Eur. T 15a]), decise
di presentare, vestito a lutto, i suoi coreuti e gli attori privi della tradizionale
corona: cfr. Eur. T 1 IA.39-41 (= TrGFI2, DID C 20 [= Soph. T 54]). Lo stesso
Sofocle morì, quindi, o dopo le primaverili Dionisie del 406 a. C. (cfr., da ultimo,
Muller 1995, pp. 97-114 [= 1999, pp. 196-214], che fonda la sua proposta di
datazione sulla controversa testimonianza offerta da Apollodoro di Atene,
FGrHist 244 F 35 [= TrGF I2, DID D 2 - Eur. T 17a]; a favore dell’ipotesi di
Miiller si sono espressi in tempi recenti Newiger [1999, p. 203] e Schwinge
[2002, p. 28]) ovvero, più probabilmente, nel corso del 406/5 a. C., presumi-
bilmente tra l’autunno del 406 e il mese di gennaio del 405 a. C. (cfr., per es.,
Németh 1983; Sommerstein 1996a, p. 8 n. 37 [con critica a Miiller 1995]; Ugolini
2000, pp. 26-27, 215; Totaro 2006, p. 568 n. 13, 2008, p. 96), poco prima cioè
deU’inizio delle Lenee,218 quando furono portate in scena le Rane di Aristofane
e le Mousai di Frinico. Com’è noto, tra i primi incarichi ufficiali del neoeletto
arconte basileus - la cui nomina avveniva, al pari degli altri άρχοντες, agli
inizi del mese di Ecatombeone (fine giugno - inizi luglio) - figuravano la
designazione dei coreghi per i concorsi lenaici e la concessione del coro ai
drammaturghi che aspiravano a partecipare ai suddetti agoni (cfr. Arist. Ath.
57. 1; Poli. Vili. 90; vd. inoltre Pickard-Cambridge 1968, p. 40 [= 1996, p. 55];
Rhodes 1981, pp. 624, 637-638): purtroppo, non è chiaro quale materiale i poeti
sottoponessero all’attenzione dell’arconte per l’ottenimento del coro, ma è
verosimile che presentassero parti più o meno estese (forse canti corali) del
dramma (ovvero dei drammi) che avrebbero poi portato in scena (sulla spinosa
questione vd. Pickard-Cambridge 1968, p. 84 [= 1996, p. 116]; Mastromarco
1974, pp. 17-23 [cfr. Mastromarco 1994, pp. 11-12]; Wilson 2000, pp. 61-64).
Stando così le cose, è improbabile che, all’atto della richiesta del coro per le
Mousai, nel luglio del 406, Frinico avesse composto del materiale drammatico
in cui il tragediografo era presentato come morto.219 E, d’altra parte, Velogium

217 Sul periodo di celebrazione delle Grandi Dionisie vd., supra, ad n. 107. Sul proagone
cfr. Pickard-Cambridge 1968, pp. 67-68 [= 1996, pp. 93-95],
218 Le Lenee si celebravano in Attica dal 12 ai 14 Gamelione (fine gennaio - inizi
febbraio): cfr. Pickard-Cambridge 1968, pp. 25-42 [= 1996, pp. 35-58],
219 Sull’esiguo lasso di tempo intercorso tra la morte di Sofocle e la messinscena delle
Mousai come obiezione all’ipotesi di Meineke cfr. Welcker 1839, p. 260; Rogers
 
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