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266

Phrynichos

Bibliografìa Meineke 1827, p. 10; Meineke FCG1, p. 158; Bergk 1838, p. 300;
Meineke FCG ILI, p. 598 [Σάτυρ. fr. vi]; Meineke Ed.min., p. 236 [Σάτυρ. fr.
vi]; Bothe PCGF, p. 217 [Σάτυρ. fr. 6]; Kock CAF I, p. 382; Edmonds FAC I,
pp. 464-465 [fr. 48]; Kassel/Austin PCG VII, p. 416; Storey FOCIII, p. 71 [fr. 50]
Contesto delle citazioni Secondo Polluce (III. 73), Frinico avrebbe fatto uso,
nei Satyroi, del participio perfetto sostantivato κεκτημένος quale sinonimo di
δεσπότης (“padrone”, in genere di schiavi; cfr. LSJ, s.v. [I], p. 381: «master»,
«lord»). La notizia, grazie a una brillante integrazione di Meineke (1827, p. 10;
FCG I, p. 158), accolta dalla quasi totalità della critica successiva (per altre
proposte di lettura del passo, vd., infra, ad Testo), trova riscontro anche nel
lessico Antiatticista (p. 102.20-22), in cui la testimonianza di Frinico serve a
dimostrare come, nonostante i dettami dei più severi atticisti, la forma κεκτη-
μένος fosse comunque attestata in Attico, άντί τοϋ δεσπότου.
Testo Come si è detto in precedenza (vd., supra, ad Contesto della citazione),
la restituzione del nome di Frinico nella glossa del lessico Antiatticista si deve
a Meineke (1827, p. 10; FCG I, p. 158): «(Φρύνιχος δε) Σατύροις. Analoghe
proposte di correzione avanzavano inoltre Bergk (1838, p. 300): {Φρύνιχος}
Σατύροις, e Bothe (PCGF, p. 217): {ώς} Σατύροις κεκτημένον λέγει {Φρύνιχος}.
Diversa fu invece la scelta ecdotica di Kock, il quale, pur restituendo la cita-
zione (letta seguendo il testo di Meineke) a Frinico (cfr. CAF I, p. 382), non
escludeva la possibilità di sostituire le parole Σαννυρίων ’Ioì alla lectio codicis
σατυρικοΐς (cfr. CAPI, p. 795). Un’analoga soluzione editoriale s’incontra in
Edmonds (FACI, pp. 464 n. 8, 886-887).
κεκτημένος Come sinonimo di δεσπότης il termine ricorre, presso gli
autori attici, anche in Aesch. Supp. 337; Eur. IA 715 (per l’equivalenza “padro-
ne” = “marito” nel passo euripideo, cfr. Stockert 1992, p. 408); Ar. PI. 4 (con
schol. [ree.] Ar. PI. 4f); X. Oec. 20. 22; Plato Lg. 882b; vale la pena segnalare
che, nell’Attico di V-IV secolo, con il neutro κτήματα erano spesso indicati gli
“schiavi”: cfr., e.g., Eur. Med. 49 (l’intero verso è ripreso verbatim da Alex. fr.
181.2, per cui cfr. Arnott 1996, p. 541); vd. inoltre Plato Phd. 62d; X. Oec. 1. 6.
Corrispettivo femminile di κεκτημένος (inteso come sinonimo di δεσπότης)
è κεκτημένη, lexis attestata, nella poesia comica, in Aristofane (Ec. 1126) e,
soprattutto, in Menandro (cfr. Dysc. 411 b, Epit. 567, Her. 37, Pk. 181, 187, 262,
754è>): in merito cfr. Willi 2003a, p. 63.303

303 Per designare la figura della “padrona” i tragediografi attici mostrano una certa
preferenza per la forma participiale κρατούσα: cfr., e.g., Aesch. Ch. 734; Soph. Tr.
405.
 
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