Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
Incertarum fabularum fragmenta (fr. 76) 347
Pauw (1726, p. 132: άναγκαΐ’) e di Nauck (1859, p. 73 η. 1: άναγν’ έσθ’; cfr.
inoltre Nauck 1888, p. 2 2 7369).
Interpretazione La forma verbale φράσομεν in clausola di verso induce a
pensare che a parlare sia qualcuno per conto di una pluralità: Bergk (1838,
p. 375) suggeriva che il frammento conservasse parte di un corale (e la natura
lirica del passo non può che confermare la sua ipotesi); e, in ragione del conte-
nuto del verso (in cui si parla di ιερείς e di καθαρεύειν), lo studioso proponeva
di assegnare la citazione all’unica commedia fra quelle attribuite con sicurezza
a Frinico dal titolo presumibilmente evocativo di un argumentum ‘religioso’:
i Mystai. A sostegno della sua proposta - giudicata «probabilis» da Meineke
(FCGILI, p. 606) e dalla totalità della critica successiva (cfr. Bothe PCGF, p. 220
[che ripete alla lettera le parole di Meineke]; Edmonds FAC I, pp. 470-471;
Storey FOCHI, p. 79; per Schmid [1946, p. 141 n. 3] il frammento sarebbe un
esempio di «ιερός λόγος») - lo studioso portava inoltre il dato per cui «etiam
in Aristophanis Ranis mystarum chorus inde a versu 324-336 et a v. 340-353
versibus ionicis utitur, omninoque hoc metrum [cioè il tetrametro ionico a
minore catalettico] initiatis convenientissimum est».
ανάγκη ’σθ’ ίερεϋσιν καθαρεύειν La costruzione άνάγκη έστί + dativo
di persona + infinitiva è ben documentata in greco, sia nei testi in prosa (cfr.
Hdt. IL 35. 4 [con έστί omesso]) che in poesia (cfr., e.g., II. V.633-634; Aesch.
Pers. 293, Pr. 16; Soph. Tr. 295 [πολλή ... ανάγκη]; Eur. Med. 247, Hipp. 207,
[con omissione di έστί: Andr. 383, fr. 234.1, Cyc. 651]: vd. inoltre LSJ, s.v.
άνάγκη [1], p. 101).
ίερεϋσιν Nell’Aristofane conservato si fa spesso menzione della categoria
socio-religiosa degli ιερείς (cfr. Ach. 1087, Av. 849, PI. 669-670 [ό πρόπολος],
676-681, 687), che, peraltro, fanno la loro comparsa sulla scena anche come
personaggi drammatici: cfr. Av. 859-894, PI. 1171-1209. Per la commedia fram-
mentaria, cfr., e.g., Eup. fr. 20; Metag. fr. 1.2; Anaxandr. fr. 40.10; Eub. fr. 71.1;
Polyzel. fr. 8 [congett.]. Sulla figura del sacerdote nell’Atene d’età arcaica e
classica vd. Garland 1984.

369 Va segnalato che, in un secondo momento, Nauck (1888, p. 227) - probabilmente
influenzato dalle parole τραγί poi corrette in κωμι dalla ‘seconda mano’ di A (vd.
suprd) - si convinse della possibilità che la citazione fosse del poeta comico, ben-
sì deU’omonimo tragediografo; e, infatti, nella seconda edizione dei Tragicorum
Graecorum fragmenta, il frammento è annoverato come fr. 15 tra gli anepigrafi
di Frinico tragico (cfr. Nauck 18892, p. 723). Da Kassel/Austin (PCG VII, p. 426)
veniamo informati che, in una nota manoscritta, G. Kaibel aveva respinto come
improbabile tale ipotesi di attribuzione.
 
Annotationen
© Heidelberger Akademie der Wissenschaften