Τραγωδοί ή Απελεύθεροι (fr. 57)
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Sam. 51). Un valore, quest’ultimo, che «is more commonly found in connexion
with legai terminology» (Urios-Aparisi 1992, p. 464, che cita come esempio, in
commedia, Ar. V. 506; sulla valenza giuridica dell’espressione vd. Gernet 1917,
pp. 368-370). Sul costrutto vd. Blaydes 1893, p. 272 [ad V. 506]; cfr. anche Kock
CAF1, p. 716; Kassel/Austin PCG VII, p. 633.
2 πονηρός ... την τέχνην Riferito a persone, l’aggettivo πονηρός copre
una vasta gamma semantica e concettuale, afferente all’ambito morale (“mal-
vagio”, “cattivo”, “disonesto”) ovvero a quello politico-sociale (“deleterio”, “per-
verso”, “di bassa condizione sociale”) o giudiziario (“colpevole”, “capzioso”). Nel
verso l’epiteto si lega all’accusativo di relazione την τέχνην (sul cui possibile
senso vd., supra, ad Interpretazione), assumendo il significato di colui “che
non conosce la propria τέχνη”, cioè “incompetente” (cfr. Cagnetta/Petrocelli,
p. 166; in generale, sui valori di πονηρός vd. l’utile bibliografìa raccolta in
Pellegrino 2010, p. 191).
fr. 57 (3 Dem.)
άσιτος, άποτος, άναπόνιπτος { )
affamato, assetato, con le mani sudicie { )
Phot, [b, z] a 1609
άναπόνιπτος, άνιπτος «καΙ> άν. Reitzenstein 1907, ρ. 118.25)· διττώς λέγεται. Φρύνιχος
(Φρ. supra lineam hab. ζ, qui reliqua om.) Τραγωδοίς- “άσ., άπ., άν.”
anapóniptos, àniptos (= “non lavato”): si può dire in entrambi i modi. Frinico nei
Tragodoi: ...
Metro Trimetri giambici.
— -I — >
Bibliografìa Demiahczuk 1912, pp. 74-75; Edmonds FACI, pp. 466-467 [fr.
57A]; Kassel/Austin PCG VII, p. 418; Storey FOCHI, pp. 72-73 [fr. 57]
Contesto della citazione Nel ‘nuovo’ Fozio tramandato dal codice Berlinese
(a 1609) si registra l’impiego dell’aggettivo άναπόνιπτος nei Tragàdoi di
Frinico. Anche il Fozio ‘di Zavorda’ reca la glossa, limitandosi però a men-
zionare in interlinea il nome del poeta comico, senza riportare il titolo del
dramma e il testo della citazione.
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Sam. 51). Un valore, quest’ultimo, che «is more commonly found in connexion
with legai terminology» (Urios-Aparisi 1992, p. 464, che cita come esempio, in
commedia, Ar. V. 506; sulla valenza giuridica dell’espressione vd. Gernet 1917,
pp. 368-370). Sul costrutto vd. Blaydes 1893, p. 272 [ad V. 506]; cfr. anche Kock
CAF1, p. 716; Kassel/Austin PCG VII, p. 633.
2 πονηρός ... την τέχνην Riferito a persone, l’aggettivo πονηρός copre
una vasta gamma semantica e concettuale, afferente all’ambito morale (“mal-
vagio”, “cattivo”, “disonesto”) ovvero a quello politico-sociale (“deleterio”, “per-
verso”, “di bassa condizione sociale”) o giudiziario (“colpevole”, “capzioso”). Nel
verso l’epiteto si lega all’accusativo di relazione την τέχνην (sul cui possibile
senso vd., supra, ad Interpretazione), assumendo il significato di colui “che
non conosce la propria τέχνη”, cioè “incompetente” (cfr. Cagnetta/Petrocelli,
p. 166; in generale, sui valori di πονηρός vd. l’utile bibliografìa raccolta in
Pellegrino 2010, p. 191).
fr. 57 (3 Dem.)
άσιτος, άποτος, άναπόνιπτος { )
affamato, assetato, con le mani sudicie { )
Phot, [b, z] a 1609
άναπόνιπτος, άνιπτος «καΙ> άν. Reitzenstein 1907, ρ. 118.25)· διττώς λέγεται. Φρύνιχος
(Φρ. supra lineam hab. ζ, qui reliqua om.) Τραγωδοίς- “άσ., άπ., άν.”
anapóniptos, àniptos (= “non lavato”): si può dire in entrambi i modi. Frinico nei
Tragodoi: ...
Metro Trimetri giambici.
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Bibliografìa Demiahczuk 1912, pp. 74-75; Edmonds FACI, pp. 466-467 [fr.
57A]; Kassel/Austin PCG VII, p. 418; Storey FOCHI, pp. 72-73 [fr. 57]
Contesto della citazione Nel ‘nuovo’ Fozio tramandato dal codice Berlinese
(a 1609) si registra l’impiego dell’aggettivo άναπόνιπτος nei Tragàdoi di
Frinico. Anche il Fozio ‘di Zavorda’ reca la glossa, limitandosi però a men-
zionare in interlinea il nome del poeta comico, senza riportare il titolo del
dramma e il testo della citazione.