Incertarum fabularum fragmenta (fr. 62)
305
propria mancanza di decisione (in ambito politico-militare?334) e, soprattutto,
di coraggio (δειλία335), talmente eccessiva da indurlo a camminare con circo-
spezione, quasi con la testa incassata fra le spalle (v. 2: ύποταγείς), per paura
che potesse capitargli qualcosa di spiacevole.
Ignota è l’identità del personaggio parlante, che Olson (2007, p. 213 [ad
E21]) ha suggerito di identificare con un sostenitore di Cleone: nell’ottica
ricostruttiva dello studioso, il frammento andrebbe letto come un elogio «post-
humous» in onore del celebre demagogo caduto in battaglia ad Anfipoli nell’e¬
state del 422 a. C., che, etichettato come πολίτης αγαθός, verrebbe messo a
confronto con Nicia (e con la sua politica ‘attendista’?), risultando presumibil-
mente vincitore (in virtù della sua politica ‘decisionista’?) sulla sua “timorosa”
controparte.336
La menzione al v. 1 di Nicia ha indotto Bergk (1838, p. 372) ad assegnare il
frammento al Monotropos, in cui la figura del demagogo è chiamata in causa
sempre in termini ‘comparativi’ (vd., supra, ad fr. 23). Richiamandosi più o
meno esplicitamente alle osservazioni di Bergk, diversi altri studiosi hanno
corroborato l’idea di ricondurre i versi al Monotropos: cfr. Meineke FCG ILI,
pp. 590, 603; Kock CAF1, p. 386; Kassel/Austin PCG VII, p. 421; Storey FOC
III, p. 75. Edmonds (FACI, p. 469 n. b) si limita a segnalare che il frammento
potrebbe appartenere a un dramma «written c. 414», alludendo in sostanza al
Monotropos-, più prudente si mostra Olson (2007, p. 191 [adE21]), che circoscri-
ve la data di composizione dei versi (e, quindi, della commedia cui la citazione
appartiene) al periodo «late 420s-413BC» (i due estremi cronologici fanno ri-
ferimento ai due celebri episodi in cui Nicia diede pubblicamente sfoggio della
sua δειλία: la clamorosa rinuncia alla strategia in favore di Cleone nell’estate
del 425 a. C., in occasione delle operazioni militari a Pilo e Sfacteria [cfr. Th.
334 Su questa possibilità esegetica vd. Stark 2002, p. 154 n. 20: «Hier geht es also nicht
um das physisches Merkmal eines schlechten Ganges, sondern um die politische
Qualifikation, die sich mit dem Gang verbindet. Der gute Biirger làuft aufrecht.
Sein unterwurfiger Gang disqualifiziert also den Nikias in politischer Hinsicht».
335 Sono quattro le occorrenze del termine δειλία in riferimento a Nicia nel βίος
plutarcheo: 2. 5, 4. 3, 7. 3, 8. 2 (vd. inoltre Confronto fra Nicia e Crasso, 1. 2).
336 Una lettura in chiave ‘militaristica’ del frammento ha recentemente proposto
Alfageme (2011, p. 170), per il quale, nei versi in questione, Frinico metterebbe in
risalto la pavidità di Nicia «en la batalla»: «Porque era ciudadano valiente, corno
bien se yo, y no marchaba en retaguardia, corno Nicias» (così lo studioso traduce
il frammento; per l’uso del verbo βαδίζω nel senso di “marciare (al passo)”, in
riferimento a un esercito, cfr. Hell.Oxy. 14. 6 [= p. 23.193 Chambers]: esempio più
antico noto).
305
propria mancanza di decisione (in ambito politico-militare?334) e, soprattutto,
di coraggio (δειλία335), talmente eccessiva da indurlo a camminare con circo-
spezione, quasi con la testa incassata fra le spalle (v. 2: ύποταγείς), per paura
che potesse capitargli qualcosa di spiacevole.
Ignota è l’identità del personaggio parlante, che Olson (2007, p. 213 [ad
E21]) ha suggerito di identificare con un sostenitore di Cleone: nell’ottica
ricostruttiva dello studioso, il frammento andrebbe letto come un elogio «post-
humous» in onore del celebre demagogo caduto in battaglia ad Anfipoli nell’e¬
state del 422 a. C., che, etichettato come πολίτης αγαθός, verrebbe messo a
confronto con Nicia (e con la sua politica ‘attendista’?), risultando presumibil-
mente vincitore (in virtù della sua politica ‘decisionista’?) sulla sua “timorosa”
controparte.336
La menzione al v. 1 di Nicia ha indotto Bergk (1838, p. 372) ad assegnare il
frammento al Monotropos, in cui la figura del demagogo è chiamata in causa
sempre in termini ‘comparativi’ (vd., supra, ad fr. 23). Richiamandosi più o
meno esplicitamente alle osservazioni di Bergk, diversi altri studiosi hanno
corroborato l’idea di ricondurre i versi al Monotropos: cfr. Meineke FCG ILI,
pp. 590, 603; Kock CAF1, p. 386; Kassel/Austin PCG VII, p. 421; Storey FOC
III, p. 75. Edmonds (FACI, p. 469 n. b) si limita a segnalare che il frammento
potrebbe appartenere a un dramma «written c. 414», alludendo in sostanza al
Monotropos-, più prudente si mostra Olson (2007, p. 191 [adE21]), che circoscri-
ve la data di composizione dei versi (e, quindi, della commedia cui la citazione
appartiene) al periodo «late 420s-413BC» (i due estremi cronologici fanno ri-
ferimento ai due celebri episodi in cui Nicia diede pubblicamente sfoggio della
sua δειλία: la clamorosa rinuncia alla strategia in favore di Cleone nell’estate
del 425 a. C., in occasione delle operazioni militari a Pilo e Sfacteria [cfr. Th.
334 Su questa possibilità esegetica vd. Stark 2002, p. 154 n. 20: «Hier geht es also nicht
um das physisches Merkmal eines schlechten Ganges, sondern um die politische
Qualifikation, die sich mit dem Gang verbindet. Der gute Biirger làuft aufrecht.
Sein unterwurfiger Gang disqualifiziert also den Nikias in politischer Hinsicht».
335 Sono quattro le occorrenze del termine δειλία in riferimento a Nicia nel βίος
plutarcheo: 2. 5, 4. 3, 7. 3, 8. 2 (vd. inoltre Confronto fra Nicia e Crasso, 1. 2).
336 Una lettura in chiave ‘militaristica’ del frammento ha recentemente proposto
Alfageme (2011, p. 170), per il quale, nei versi in questione, Frinico metterebbe in
risalto la pavidità di Nicia «en la batalla»: «Porque era ciudadano valiente, corno
bien se yo, y no marchaba en retaguardia, corno Nicias» (così lo studioso traduce
il frammento; per l’uso del verbo βαδίζω nel senso di “marciare (al passo)”, in
riferimento a un esercito, cfr. Hell.Oxy. 14. 6 [= p. 23.193 Chambers]: esempio più
antico noto).