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Incertarum fabularum fragmenta (fr. 63)

307

fr. 63
τιμοϋντι κάτιμούντι τούς βελτίονας
a uno che onora e disonora i migliori (?)
Phot, a 3097 [S\ brevius z]
άτίμωσις (άτίμοσις Sz)· Λυσίας ε’ίρηκε, καί άτιμοσύνην Σοφοκλής, καί άτιμων
Δημοσθένης άντί τού άτιμάζων. άτιμοϋντι Φρύνιχος- “τιμοϋντι — βελτίονας”. άτιμώ-
σαντες (άτιμόσαντες Sz ex corr.) δε Θεόπομπος- ...
atimósis (= “disonore”): Lisia ha fatto uso (del vocabolo), e Sofocle (ha detto) atimosyné
(= “ignominia”; fr. 1026a), e atimon (= “disonorando”, “colui che disonora”) (s’incon-
tra in) Demostene (45. 84), in luogo di atimàzòn; atimoùnti (ricorre in) Frinico: ...;
atimosantes (= “avendo disonorato”, “coloro che hanno disonorato”) invece (è usato
da) Teopompo (fr. 75): ...
Metro Trimetro giambico.
Bibliografìa Tsantsanoglou 1984, pp. 36-37; Kassel / Austin PCG VII, p. 421;
de Boo 1998, p. 291 n. 2; Willi 2010, p. 507; Storey FOCIII, pp. 74-75 [fr. 63]
Contesto della citazione II verso è tramandato dal ‘nuovo’ Fozio preservato
dal Supplementum Zavordense all’interno della glossa (o, forse, sarebbe più
preferibile parlare di due glosse accorpate; il codice Zavordensis reca infat-
ti il seguente testo: άτιμων- Δημοσθένης άντί τού άτιμάζων- τιμούντι-
Φρύνιχος, con un breve spazio prima del lemma τιμοϋντι [vd. Theodoridis ad
loc.]) relativa al sostantivo άτίμωσις e ai termini ad esso semanticamente ed
etimologicamente collegati.
Testo II principale problema testuale della citazione, se di ciò si può effetti-
vamente parlare, riguarda la forma verbale τιμούντι per cui vd. infra.
Interpretazione Ammettendo un uso del verbo άτιμόω nell’accezione
giuridica di “privare dei diritti civili” e assegnando un significato diametral-
mente opposto alla forma verbale τιμούντι (mai attestata in letteratura e, forse,
corrotta: vd. infra), si potrebbe pensare di leggere il frammento - come è stato
suggerito da Rusten (2011, p. 331) - nell’ottica del motivo della «“deprivation
of honor” = loss of Citizen rights». E, qualora cogliesse nel segno la propo-
sta - avanzata da Tsantsanoglou (1984, p. 37) - di intendere τούς βελτίονας
come equivalente a τούς βέλτιστους (= “i migliori”, cioè gli “aristocratici”),
l’ipotesi di interpretare il frammento secondo una chiave di lettura politica
acquisirebbe maggior peso.
 
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