Dubia (fr. 90)
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Attribuzione Reitzenstein (1907, p. xxi) e Kòrte (1911, p. 251) suggerivano
che dietro il il Φρύνιχος menzionato da Fozio potesse celarsi il poeta comico.
A Frinico atticista pensava invece Borries (cfr. Phryn. PS, fr. *24, p. 135.22-23).
άντιδικείν Per il verbo, la cui unica attestazione in poesia sembra essere
Ar. Nu. 776 (con Dover 1968a, p. 195), cfr., e.g., Plato Lg. 948d; X. Mem. IV. 4.
8; Is. 11. 9; Dem. 28. 17, 39. 37, 41. 10, 13.
fr. 90 = Phryn.Trag. F 21a
Phot, [z] ε 1294:
έξωστρον· τό επί τής σκηνής εκκύκλημα. Φρύνιχος
éxostron (= “essostra”): l’enciclema scenico. Frinico
Bibliografia Snell TrGFl\ 3 F 21a; Taplin 1977, p. 442 n. 1; Kassel/Austin
PCG VII, pp. 429-430
Contesto della citazione Nella glossa - tramandata dal Fozio ‘di Zavor-
da’ - relativa al sostantivo έξωστρον si documenta l’impiego del vocabolo
in Frinico, senza tuttavia specificare se si tratti del poeta comico, del tragico
ovvero del grammatico atticista. Un analogo interpretamentum (per il lemma
έξώστρα) offre anche Hsch. ε 4014, in cui è però omesso il nome Φρύνιχος
(vd. Latte ad locc.\
Attribuzione II sostantivo (letto al femminile έξώστρα, sul fondamento della
glossa esichiana) è stato inizialmente edito tra i frammenti incertae sedis di
Frinico tragico (fr. 2la) da Snell, che, tuttavia, non escludeva la possibilità di
assegnarlo al κωμικός («comoediam sapit», annota infatti lo studioso). Che
dietro il Φρύνιχος ricordato da Fozio si celi invece il grammatico ha suggerito
Taplin (1977, p. 442 n. 1).
έξωστρον La forma al neutro έξωστρον è attestata in un’iscrizione (da-
tabile al III secolo a. C.) proveniente da Deio: cfr. ZGXI.2 199 A 95 (τά έξωστρα).
Normalmente tale macchina scenica è indicata con un sostantivo femminile
parossitono, έξώστρα: cfr. Hsch. ε 4014; e vd. inoltre Poli. IV. 127, in cui,
diversamente dagli interpretamenta di Esichio e di Fozio, l’essostra viene di-
stinta dall’enciclema: ε’ίη δ’ άν των έκ θεάτρου καί εκκύκλημα καί μηχανή καί
έξώστρα (tuttavia, in IV. 129, Polluce asserisce che τήν δ’ έξώστραν ταύτό τω
έκκυκλήματι νομίζουσιν). In generale, βηΙΓέξώστρα vd. Kòrte 1897.
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Attribuzione Reitzenstein (1907, p. xxi) e Kòrte (1911, p. 251) suggerivano
che dietro il il Φρύνιχος menzionato da Fozio potesse celarsi il poeta comico.
A Frinico atticista pensava invece Borries (cfr. Phryn. PS, fr. *24, p. 135.22-23).
άντιδικείν Per il verbo, la cui unica attestazione in poesia sembra essere
Ar. Nu. 776 (con Dover 1968a, p. 195), cfr., e.g., Plato Lg. 948d; X. Mem. IV. 4.
8; Is. 11. 9; Dem. 28. 17, 39. 37, 41. 10, 13.
fr. 90 = Phryn.Trag. F 21a
Phot, [z] ε 1294:
έξωστρον· τό επί τής σκηνής εκκύκλημα. Φρύνιχος
éxostron (= “essostra”): l’enciclema scenico. Frinico
Bibliografia Snell TrGFl\ 3 F 21a; Taplin 1977, p. 442 n. 1; Kassel/Austin
PCG VII, pp. 429-430
Contesto della citazione Nella glossa - tramandata dal Fozio ‘di Zavor-
da’ - relativa al sostantivo έξωστρον si documenta l’impiego del vocabolo
in Frinico, senza tuttavia specificare se si tratti del poeta comico, del tragico
ovvero del grammatico atticista. Un analogo interpretamentum (per il lemma
έξώστρα) offre anche Hsch. ε 4014, in cui è però omesso il nome Φρύνιχος
(vd. Latte ad locc.\
Attribuzione II sostantivo (letto al femminile έξώστρα, sul fondamento della
glossa esichiana) è stato inizialmente edito tra i frammenti incertae sedis di
Frinico tragico (fr. 2la) da Snell, che, tuttavia, non escludeva la possibilità di
assegnarlo al κωμικός («comoediam sapit», annota infatti lo studioso). Che
dietro il Φρύνιχος ricordato da Fozio si celi invece il grammatico ha suggerito
Taplin (1977, p. 442 n. 1).
έξωστρον La forma al neutro έξωστρον è attestata in un’iscrizione (da-
tabile al III secolo a. C.) proveniente da Deio: cfr. ZGXI.2 199 A 95 (τά έξωστρα).
Normalmente tale macchina scenica è indicata con un sostantivo femminile
parossitono, έξώστρα: cfr. Hsch. ε 4014; e vd. inoltre Poli. IV. 127, in cui,
diversamente dagli interpretamenta di Esichio e di Fozio, l’essostra viene di-
stinta dall’enciclema: ε’ίη δ’ άν των έκ θεάτρου καί εκκύκλημα καί μηχανή καί
έξώστρα (tuttavia, in IV. 129, Polluce asserisce che τήν δ’ έξώστραν ταύτό τω
έκκυκλήματι νομίζουσιν). In generale, βηΙΓέξώστρα vd. Kòrte 1897.